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IERI

Nel 1941, dopo 10 anni di gavetta come garzone nel forno dello zio, a Crespellano, Edoardo, detto Duardein, approda in bicicletta, a Savigno, con la mamma Teresina ed insieme aprono quel panificio che oggi è noto come  IL PAND’ORO, SCUOLA DI PANE.

Lavorano duramente usando solo una piccola impastatrice di ghisa e un cilindro a manovella, ma con quattro mani così forti, sapienti e concrete, sai quante robe buone riescono a fare ?!!

Sono i contadini i loro principali fornitori che, barattando la farina col pane, portano vantaggio ad entrambi: il forno ottiene prodotti genuini, il contadino non spende soldi!

La bottega si deve seguire ed è allora che arriva l’Aristodema, detta Dema, venditrice ineguagliabile, allegra e competente, brava brava!

Passa il tempo, il mestiere dà soddisfazioni, la bottega si rinnova, i clienti sono compiaciuti, ma Duardein si ammala. La figlia Costanza lascia l’Università e, insieme alla mamma Dema, iniziano una grande avventura ricca di paure, abbracci, sostegno, fatiche e soddisfazioni.

Due donne fornaie, solo due donne insieme, non si erano mai viste! Che fatta roba bella! Così bella che cammina, avanzando, per una decina d’anni, fino a quando, la Dema va in pensione e, allora, arrivano i rinforzi!

OGGI

Maurizio, Paolo e Mirella.  I due uomini, insieme all’ultimo arrivato, Andrea, si occupano del pane, delle tigelle belle, della pizza, della ormai famosa crescente condita  "come lei, nessuna mai"!

Paolo, ogni giorno, si prende anche cura del piccolo Frumenzio, il lievito madre che lui ha creato 7 anni fa.

La passione per il mestiere si infonde a chili anche in Mirella che si butta sui dolci, dolci che sforna tutti i santi giorni, dolci come fatti in casa, con ricette nuove ma anche con quelle vecchie della Teresina, la mamma di Duardein! Mirella, la dolce!

Poi c’è Elena, figlia di Costanza. Stilista e grafica, trasmette estro e talento nelle decorazioni dei dolci, nelle installazioni, nelle vetrine, in tutto ciò che richiede fantasia, abilità manuali e creatività.

Vissuta all’estero, con lei, la bottega ha un respiro più internazionale, parla quattro lingue, cosa necessaria se si tiene conto dei nuovi scenari e delle prospettive future.

Celeste, altra figlia di Costanza, sommelier, laureata in economia del turismo, due  master in management ed in comunicazione digitale, da esterna, sostiene la squadra nella gestione e nel digital marketing.

Costanza, infine, non la trovate tutti i giorni in bottega, ma sui social, sì !! Sempre attenta e puntuale, cerca di coinvolgere amici e clienti rendendoli partecipi della vita “diversa” del fornaio, della varietà e della originalità dei prodotti di Scuoladipane.

A Savigno, le collaboratrici preziose vi serviranno in una bottega originale, ricca di pani genuini, “ d’incu e d’na volta”, di  farine del contadino vicino, ottenute da grani locali macinati nel loro laboratorio, anche di prodotti col tartufo...

Un  piccolo grande Museo dei Mulini, di fianco alla bottega completa il ciclo del grano. Un diamante prezioso che racconta la storia del pane e di chi lo fa. Da visitare!

Concludendo,
la bottega che vorresti sotto casa,
il pane che mangeresti ad ogni ora del giorno,
i dolci che più dolci non si può.
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