L’ Anna Zanetti, aveva un compito importantissimo: fare gli zuccherini per gli sposi!! Quelli grandi e grossi, a foggia di anellone e canditi di bianco. Scendeva dal Casermone, attraversava tutta la piazza con un grembiule bianco, allacciato in vita, i capelli raccolti in un perfetto chignon, che noi chiamavamo concio o puppo, con un passo ancheggiante che pareva una ballerina. Entrava con “Permesso, posia agnìii dainter ?”, si sistemava in un angolo, pesava tutti gli ingredienti e procedeva veloce come una macchinetta. Avrebbe potuto farli ad occhi chiusi tanto era esperta e sicura! Impastava con la grama, perchè grossa sarebbe stata la produzione, e procedeva formando anelli di pasta che poi tagliava con le forbici. I tagli dovevano essere nettissimi e il forno caldissimo, affinchè la forbiciata si aprisse e rivelasse tutta la sua ampiezza, dando volume al biscotto.
Bisognava poi candirli e qui arrivava il bello. Paiolone di rame alla mano, con dentro zucchero, acqua e, volendo anice, sotto al paiolone un bel fornello con fiamme vive a scaldare il tutto e, al momento giusto, tuffare gli zuccherini ,rigirarli col mestolo di legno ,in modo tale che si coprissero di glassa, tenendo ben saldo il paiolo che poteva rovesciarsi, facendo traboccare il liquido bollente. Una fatica bestia!!!! E non perdeva un grammo di glassa, l’Anna!!
Mano a mano che li toglieva dal paiolo, li appoggiava sul tavolone, affinchè si asciugassero e lì rimanevano per ore. Poi Lei, con il solito passo svelto, se ne tornava a casa a rassettare, non senza aver fatto una chiacchierata in dialetto con mia nonna Teresina, per ritornare dopo ore, a raccogliere i frutti del suo meraviglioso lavoro.
Io qui scrivo meraviglioso perché oggi lo è, dato che poche sono le persone che continuano questa tradizione. In comune c’è che, anche allora, poche erano le arzdoure in grado di realizzarli, ma la meraviglia non era contemplata: era normale perché Anna era capace e basta. Bona l’è!
L’importanza degli zuccherini era ed è dovuta al fatto che venivano e vengono offerti agli invitati del matrimonio, quindi dovevano e devono essere perfetti, come i nostri, quelli che vedete qui, dove una gran “GLASSA CI COLA!!"
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